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I CONCERTI DELLA FONDAZIONE BENETTON NEL CINQUECENTENARIO DELLA MORTE DI LEONARDO

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Prosegue la sesta edizione del progetto “Musica antica in casa Cozzi” a Treviso: un’iniziativa della Fondazione Benetton Studi Ricerche con l’associazione almamusica433 per la direzione artistica del maestro Stefano Trevisi. La nuova stagione concertistica è intitolata “De Musica. Dalla scienza musicale alla musica delle sfere” e propone una riflessione sul rapporto tra musica e filosofia. Fin dall’antichità classica la musica viene ritenuta un’espressione teoretica e in epoca medievale rientra nelle quattro arti del quadrivio.
In occasione della celebrazione del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci (1452–1519)  il calendario degli eventi offre un appuntamento immancabile venerdì 1 febbraio, alle  21, con il concerto “Principia dai sentimenti”, che  ci condurrà in un viaggio nel suono pensato da Leonardo. Ciò grazie all’abilità del musicista polacco Slawomir Zubrzycki che ha costruito uno strumento musicale progettato dal maestro del Rinascimento nel Codice atlantico: la viola organista, con l’aspetto di un pianoforte e il suono di un violoncello.  Zubrzycki, pianista, claviolinista, compositore e costruttore di strumenti musicali, nel duemilanove scopre una vera rarità: lo strumento a tastiera ed arco disegnato da Leonardo da Vinci, in precedenza sconosciuto. In seguito, il musicista polacco affina la propria versione musicale, attingendo anche da altri strumenti risalenti. Con tutta probabilità Leonardo inventò questo strumento osservando lo sviluppo della musica strumentale: voleva creare uno strumento universale o magari perfetto, che avrebbe unito le qualità sonore della viola (da gamba o da braccio) con la capacità della tastiera di produrre una tessitura polifonica. La mattina di sabato 2 febbraio Zubrzycki incontrerà gli studenti per una conferenza aperta al pubblico.

Giovedì 21 marzo, alle 21,  in occasione della Giornata europea della musica antica, l’ensemble di musica medievale “La Reverdie” proporrà il concerto “Musiche per il Bestiario di Leonardo” con letture di Stefano Trevisi.
Il “Bestiario” di Leonardo da Vinci, datato attorno al 1494 e contenuto nel famoso “Codice H”, si ispira alla lunga tradizione del “Bestiari” medievali, libri che raccoglievano una descrizione sintetica di animali reali e fantastici unitamente a considerazioni di carattere morale. Il “Bestiario” è diviso in capitoletti introdotti da un titolo che talvolta si riferisce all’animale di cui tratta, talvolta a una virtù o a un vizio che l’animale descritto incarna per indole e carattere. “La Reverdie” nasce nel 1986 , ha partecipato a programmi radiofonici e televisivi in tutta Europa e in Messico; ha realizzato una ventina di incisioni discografiche. L’ensemble ha collaborato, in progetti speciali, con Franco Battiato, Moni Ovadia, Carlos Nuñez, Teatro del Vento, Gerard Depardieu, Mimmo Cuticchio e David Riondino.
Sabato 6 aprile, alle 21, l’Ensemble “Accademia d’Arcadia” proporrà “L’ordine dell’occhio. La musica e la scienza all’epoca di Galileo Galilei”, uno spettacolo di musica antica, elettronica, narrazione e video-arte, ispirato alla figura di Galileo Galilei, ideato da Alessandra Rossi Lürig e Gianmaria Sortino, e prodotto da Fondazione Arcadia e Habanero.
Il programma musicale proposto seguirà le vicende galileiane, nell’arco di un’ottantina di anni che videro nascere la rivoluzione scientifica ma anche una parallela rivoluzione musicale, artistica e filosofica.
L’ ensemble strumentale “Accademia d’Arcadia” nasce in seno alla Fondazione Arcadia, completandone e coronandone il lavoro di studio e ricerca. Fondato da Alessandra Rossi Lürig, che ne cura la direzione artistica e musicale, l’ensemble si caratterizza per una particolare cura nella scelta dei programmi, per l’attenzione alla riscoperta di inediti e un’interpretazione del repertorio antico che unisce prassi esecutiva storica e sensibilità moderna.
I concerti si terranno nella chiesa di San Teonisto, via San Nicolò 31 a Treviso.
Info biglietti e abbonamenti: prevendita: Fondazione Benetton, via Cornarotta 7–9, Treviso (lun–ven 9–13 / 14–18, sab–dom 10–20), oppure nel sito www.liveticket.it (M.C.)


ANTEPRIMA BELLEZZE VENETE 2019: LA COPERTINA!

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Ecco il primo scatto del nuovo calendario. La copertina come da tradizione offre una panoramica dei volti dei mesi del 2019 e si possono già intuire le prime novità della tredicesima edizione. Presto verrà presentato ufficialmente il lunario al pubblico durante una serata di gala con una passerella di tutte le modelle e dello staff di fotografi, professionisti di trucco e parrucco, cameraman che hanno lavorato all’iniziativa.

ANTEPRIMA BELLEZZE VENETE 2019 A PADOVA

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La serata di presentazione del calendario Bellezze Venete 2019 si terrà durante la cena nella grande sala ristorante sfileranno i mesi del nuovo anno davanti a fotografi, cameraman, rappresentanti della stampa, autorità. Saranno presenti anche gli autori degli scatti e i professionisti del trucco e parrucco che hanno collaborato all’iniziativa con finalità benefica. Possibilità di menù concordato con il locale. Per prenotare i posti contattare il 347/5302640.

PADOVA RIPARTE DAL PICCOLO

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La nuova associazione culturale Habitus e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova con gli ordini professionali di Architetti, Ingegneri e Geometri organizza venerdì 1 marzo alle ore 17 presso la Fornace Carotta in via Siracusa il convegno “Padova riparte dal piccolo – Il rinnovamento urbano attraverso le micro opere che rendono vivibile una città”. Relatori: Andrea Colasio, assessore alla cultura di Padova (I segni della civiltà nella stratificazione della città); Corrado Poli, urbanista (Mobilità lenta e sistema manutentivo); Antonio Buggin, urbanista (Street e urban art); Fabrizio Ventimiglia, psicologo (Rapporto tra persone e spazio costruito); Andrea Micalizzi, assessore ai lavori pubblici (Interventi a Padova); Giulio Muratori, architteto (Esempi internazionali e nuove proposte). Modera Fabio Amato, Presidente di Habitus; conclusioni di Arturo Lorenzoni, assessore all’urbanistica di Padova. Ingresso libero.

UN’IDEA DI INDIA: FOTO E VIDEO

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“Un’idea di India” è la mostra fotografica di Massimo Saretta alla Galleria Cavour di Padova fino al 28 aprile (ingresso libero).

In esposizione 150 opere fotografiche nelle quali l’autore padovano propone la propria visione del Paese orientale, maturata nel corso di molti anni in numerosi viaggi. Un percorso che gli ha permesso di affinare la tecnica fotografica, ma soprattutto di approfondire la conoscenza della cultura, della spiritualità e di tutto ciò che rappresenta il “Pianeta India”.

La mostra, curata da Gastone Scarabello e organizzata da Alberto Sichel per l’agenzia Undici 3 arriva al cuore del visitatore, che esce “stregato dall’India” come lo è stato Saretta. Le immagini sono stampate con tecnica fine art su carta pregiata e sono disponibili nell’omonimo volume fotografico della casa editrice Peruzzo (parte del ricavato va a sostegno delle famiglie bisognose di Calcutta).

All’affollata inaugurazione ha partecipato anche il console generale dell’India George Binoy; una brava danzatrice indiana si è esibita e tornerà a ballare anche negli eventi collaterali in programma fino a fine aprile.

                  

PADOVA TANGO FESTIVAL 2019!

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Padova Tango Festival da record: così si presenta la ventesima rassegna dedicata al tango argentino promossa dal Cochabamba 444 Tango Club in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova. La manifestazione più longeva d’Italia diretta dal padovano Alberto Muraro torna fino al 28 giugno per miscelare sapientemente intrattenimento e cultura grazie ai forti legami col territorio, dall’associazionismo al commercio agli enti locali. La Città del Santo vanta già un bel primato per numero di ballerini anche giovani e numero di associazioni che si dedicano alla promozione del ballo e della tradizione sudamericana.

L’edizione 2019 vanterà un altro Guinness: sarà suonata la musica dal vivo in tutte le serate in programma e non a caso il titolo della kermesse “En Vivo” sarà un omaggio alla esecuzione live. Il ricco calendario offre concerti, spettacoli, serate di ballo e lezioni gratuite per principianti nei vari luoghi della città. Dopo i due eventi iniziali di maggio nella cornice di Palazzo della Ragione per “Il Salone dei Sapori – Food Festival” dove si sono esibiti Ruben Peloni e Los Tanturi, il trio formato appunto da Ruben Peloni (voce), Dario Polonara (bandoneon) e Adrian Fioramonti (chitarra) e “Un secolo di Tango” con lo show dei Tango Project ed esibizioni di ballo all’Auditorium San Michele Selvazzano Dentro il contenitore sotto le stelle continuerà con serate di ballo ad ingresso gratuito.

Il 12 giugno alle 21 in Piazza Eremitani in collaborazione con Fuori Tempo Tango Club con il duo Patricio Bonfiglio (bandoneon) e Lisandro Echevarrìa (chitarra); il 21 giugno alle 20 nel Boulevard della Stazione tango e folklore in collaborazione con Green Line Urban Project con la lezione gratuita per debuttanti e lo spettacolo “Tango y algo mas” a cura de La Peña Tanguera; il 23 giugno alle 20 in Piazzetta Pedrocchi lezione gratuita e ballo; il 26 giugno alle 20 in Piazza dei Frutti lezione gratuita per debuttanti, serata di ballo con Martin Troncozo (chitarra e voce) e Gino Zambelli (bandoneon) e stand gastronomico in collaborazione col Consorzio sotto al Salone a favore dell’Hospice pediatrico “L’Isola che c’è”; il 28 giugno alle 20 nel Cortile di Palazzo Moroni per la conclusione del Festival con lezione gratuita e ballo con l’orchestra Opera Tango.

Altri eventi saranno su prenotazione (347/0848852) a Casa Conti in vicolo dei Conti 14: il 22 giugno alle 21.15 “Piazzolla secondo Aisemberg” con il famoso musicista, compositore e arrangiatore di Buenos Aires Hugo Aisemberg che si racconterà e il 23 giugno alle 18.30 “Degustango: spartiti ritrovati” con gli spartiti d’epoca che rivivono nei racconti di Alberto Muraro e nelle note della pianista Angela Chiofalo. A pagamento infine il 9 giugno alle 19 a Villa Draghi di Montegrotto Terme è previsto lo spettacolo di Amilcar Soto Rodriguez alla chitarra e Hernan Luciano Fassa al piano (10 euro) e il 19 giugno alle 21.15 all’Auditorium San Gaetano il “PD Tango Show” con i ballerini Silvio Grand e Loredana de Brasi, la partecipazione di Stefano Gambarotto e Silvia Sollano, Emiliano Casalli e Antonellina Miorelli e l’orchestra Tango Spleen (15 euro).

MOSTRA EVE ARNOLD: TUTTO SULLE DONNE

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Un grande lavoro di squadra quello tra Amministrazione comunale, Coopculture e il curatore Marco Minuz, per allestire la mostra fotografica dedicata a Eve Arnoldfino all’8 dicembre presso Villa Bassi Ratgheb a Abano Terme in provincia di Padova- un grande progetto che collega idealmente la mostra con quella contemporanea di Treviso dedicata a Inge Morath.

Quando decide di seguire la sua passione e diventare fotografa, negli anni quaranta, questa professione non era per le donne. Ma lei, Eve Arnold, americana figlia di un rabbino russo, era una donna forte e coraggiosa, “She was a woman, she was a mum, but she did what she wanted”, ci dice l’attuale direttrice di Magnum Photos, agenzia per la quale la stessa Arnold fu la prima donna foto-repoter, realizzando importanti servizi fotografici in luoghi lontani come l’ Afghanistan.


La sua opera è famosa soprattutto per gli scatti alle grandi dive di Hollywood, da Marilyn Monroe a Marlene Dietrich. Le foto, peraltro tutte stampe originali e corredate di didascalie, occupano l’intero spazio, “entrano nel ventre della struttura museale, dall’ipogeo ai piani alti”, spiega poi Marco Minuz al pubblico intervenuto all’inaugurazione, integrandosi con l’ambiente e facendo talvolta da contrappunto alle opere pittoriche e scultoree stabilmente esposte nelle sale.

“Con l’opera di Eve Arnold si torna indietro a trent’anni fa quando c’era il rullino, quando c’era da pagare per poter sviluppare le foto, non come oggi che se ne possono scattare migliaia…”. Un salto nel passato, nel mondo del cinema con le celebri foto di Marylin Monroe, o sul palcoscenico, dove viene immortalata Marlene Dietrich, attendendo “con uno sforzo impressionante” il momento in cui la musica raggiunge il fortissimo per non disturbare l’esibizione con il click della macchina fotografica.
Ma Eve era anche una donna sensibile che fa emergere la femminilità dai suoi soggetti, percorrendo con loro la vita quotidiana, combattendo per loro le stesse battaglie: “Una donna per le donne”, potremmo definirla.
Oggigiorno, così abituati a “vedere” migliaia di immagini passarci davanti agli occhi, attraverso questa mostra, ci viene offerta la possibilità fermarci, per riscoprire la capacità di “osservare”. Secondo noi vale la pena fare una sosta.

GUIDO CATALANO ROCK STAR O POETA ?

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dalla pagina ufficiale facebook

Appuntamento questa sera con Guido Catalano, poeta e scrittore torinese, che si esibirà alle 21.30 a Padova, una delle due tappe in Veneto del tour estivo 2019 “Tu che non sei romantica”. Sul palco del Parco della musica ci farà conoscere i testi del suo ultimo libro, uscito a febbraio, oltre a riproporre alcuni classici e applauditissimi assolo. Formatosi alla “Scuola Holden” di Torino, collabora attualmente con “Corriere della sera Torino” e “Smemoranda”.
Per tratteggiare questo personaggio molto amato dai giovani, forse è meglio leggere cosa ci racconta di sé: “A 17 anni ho deciso che volevo diventare una rock star. Poi ho capito che forse non ce la facevo e ho ripiegato su poeta professionista vivente, che c’erano più posti liberi”. Un modo di affrontare la vita senza rimanere troppo delusi dagli eventi negativi, esiste, basta seguire il “Protocollo Catalano”, un metodo valido sia per le delusioni amorose che per le persone antipatiche. Già seguitissimo sia nei reading da tutto esaurito, che per i romanzi bestseller come “Ti amo ma posso spiegarti” o “Piuttosto che morire m’ammazzo”, ha ancora molti sogni nel cassetto tra cui andare a cantare al Festival di Sanremo…
Iniziato da Parma lo scorso 6 aprile, il tour toccherà diverse città italiane tra cui Roma, Asti, Bologna, Castelfranco Veneto, Firenze, Ragusa, Sondrio, per concludersi il 23 agosto a Introd (Aosta).


“IN CAMPO CON…” IGOR CASSINA

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Il grande oro olimpico Igor Cassina torna tra il pubblico, a Montegrotto Terme (PD), il 14 giugno 2019, non per un’esibizione alla sbarra, ma per raccontare i momenti salienti della propria vita attraverso la penna della giornalista e scrittrice Ilaria Leccardi, autrice del libro “Igor Cassina, il ginnasta venuto dallo spazio”.
Lo incontriamo alla prima serata di una originale rassegna di appuntamenti tra sport e letteratura dal titolo “In campo con…i libri” organizzata dal Comune di Montegrotto Terme recentemente insignito della prestigiosa nomina di Primo Comune Europeo dello sport per il 2020. A introdurre la serata è stato invitato Valter Peroni – vice presidente Federazione ginnastica d’Italia, di cui si festeggiano i 150 anni di attività.
L’incontro è l’occasione sia per compiere un breve excursus in più di un secolo di storia della Federazione – accompagnati da un’esperta conoscitrice sportiva come Ilaria Leccardi – che per rivivere momenti emozionanti della carriera di Cassina, il quale, nonostante il traguardo raggiunto nella carriera, non indugia mai nell’autocelebrazione e si dimostra ancora fermamente convinto che costanza, tenacia e impegno siano ancora le qualità più importanti per avere risultati nella vita e nello sport. Un uomo che guarda soprattutto alla persona che si diventa quando si intraprende un percorso faticoso come quello di un atleta, ai risultati conquistati a fatica, giorno per giorno. Le sue parole arrivano dritte alle numerose giovanissime ginnaste presenti, che lo ascoltano con ammirazione senza distrarsi un momento.


Il 16 novembre 2019 rivedremo “Bilo” in campo, per cimentarsi non alla sbarra, impegnato in quello spettacolare “movimento Cassina” che da lui ha preso il nome, ma in occasione della maratona di Atene, esattamente dopo 15 anni dalle Olimpiadi del 2004, quando nella stessa citta’ salì sul gradino più alto del podio.

LA SETTIMANA NAZIONALE DELLO SHIATSU SBARCA AD ABANO TERME

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Abano Terme ospiterà due eventi , il giorno 21 e il giorno 24 settembre nell’ambito della “Settimana nazionale dello shiatsu” che ha luogo dal 18 al 25. C’è sempre più bisogno nella società di oggi di stare in forma a tutte le età. A questo proposito non basta imporsi una corsa mattutina ogni due mesi, o uno stanco giro in bici sugli argini una volta ogni tanto per smuovere gambe sedentarie: esistono esercizi mirati per aiutare quarantenni e cinquantenni a sentirsi più energetici dopo ore in ufficio, ma anche per rispondere alle esigenze degli over 65. Nella cittadina aponense si parlerà dell’arte dello shiatsu, in Giappone riconosciuta come pratica sanitaria che consente all’individuo di invecchiare mantenendo un buono stato di salute psicofisica. Oggigiorno parlare di benessere e longevità è diventato un must perché il binomio salute e igiene mentale è protagonista della nostra vita, oltre che di riviste, cinema e televisione. Se fino a vent’anni fa, la corsa contro il tempo era meno pressante, oggi sentirsi più giovani è diventata una esigenza condivisa dai più. E non basta apparire belli. Lo sport in questo senso è un grande antidoto che può aiutare in modo del tutto naturale. “Shiatsu e pratiche di lunga vita” è il tema dell’ottava edizione della “Settimana nazionale dello shiatsu”, dal 18 al 25 settembre, dedicata a longevità e salutogenesi: Abano Terme ospita due eventi, i giorni 21 e 24 settembre.

“Lo shiatsu si basa su una visione di salutogenesi – evidenzia Nadia Simonato, capo progetto degli eventi di Abano Terme – , non si focalizza sulle patologie, si occupa della persona nel suo insieme psicofisico per aiutarla a preservare e recuperare le risorse innate nel totale rispetto della diversità di ognuno. Durante la settimana andremo a sviluppare una serie di interventi, distribuiti su tutto il territorio nazionale, per fare conoscere le grandi potenzialità di questa disciplina”. Entrambi gli appuntamenti vedranno tra i protagonisti Officina del Movimento, la palestra-non palestra di Abano: sabato 21 i locali di via Trieste ospiteranno l’open day del centro Tao Network. Dalle ore 10 alle 18.30 saranno proposti un mini corso di shiatsu, esercizi zen per immagini ed esercizi di self shiatsu. Adatta anche ai principianti, questa giornata richiede un abbigliamento comodo. L’ingresso è libero su prenotazione al numero 335-7050842. Ma sarà, soprattutto, l’evento di martedì 24 settembre a mettere in risalto la filosofia proposta da Officina del Movimento. L’amministratore della palestra, Adrian Sgarabottolo,interverrà infatti al convegno “Anti Aging naturale: integrazione mente corpo”che si svolgerà dalle ore 18 alle 20 alla piscina Y-40 di Montegrotto Terme (via Cataio, 42; ingresso libero su prenotazione al numero 335-7050842). Oltre a Sgarabottolo, alla conferenza interverranno anche Nadia Simonato, Marisa Martinelli, Leonardo Ciprian. M.C

IL BISOGNO UMANO DI LASCIARE TRACCIA: DAI DIARI ALLA STREET ART

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La volontà di catalogare le cose per salvarle dalla dimenticanza appartiene di certo al mestiere di scrivere. Elencare ed annotare un tempo lo si faceva sui taccuini, sui diari di viaggio, o gli amanti annotavano su calendari le loro storie; così come gli adolescenti tenevano una agenda segreta di appuntamenti ideali e fiabeschi. E i capitani, leggendari e non, avevano descritto le terre avvistate dalle loro navi su mitici giornali di bordo. O, almeno, così si racconta. E, ancora, gli archivi dei musei presentano cataloghi di amplia selezione storica. Anche i latini dicevano: “dies albo signanda lapillo“. Opere di scrittori come J. Saramago e M.Yourcenar hanno affrontato il tema ricorrente degli archivi. Oggi la forza della catalogazione che, per un aspetto, ha investito il corpo con tatuaggi e piercing segnaletici di eventi interiori, oltre che di mode passeggere, riguarda internet e, più in generale, la tecnologia e il suo utilizzo. Anche i tatuaggi servono spesso a marcare un memorabile evento (matrimonio, nascita di un figlio, amore nuovo, una palingenesi), così come il piercing è, a sua volta, annotazione. Pensiamo che secondo talune interpretazioni psicanalitiche il piercing sulla pancia rappresenterebbe la scissione del cordone ombelicale per un nuovo legame.

(murales Alessio B, Padova)

Le fotografie di oggi in digitale vengono manipolate, estratte, ridefinite e incasellate come nei giochi ad incastro. È il ciclo della costante reificazione del soggetto a oggetto, vuoi di conoscenza, vuoi di piacere. Abbiamo anche bellissimi esempi di street art dedicati al significato metaforico del passaggio, del recare una traccia urbana nel senso figurato di annotazione murale: a Padova da Alessio B a Joys Cristian Bovo. Ciò che in senso tangibile e’ perche’ appartiene all’essere fin da poterlo elencare, elaborare come un dato tra i dati non si limiterebbe piu’ alla cosiddetta esteriorità naturalistica ( piante, animali, sedia, bicchiere). La memoria reca tracce sempre nuove grazie alla crescente tecnologia e si arricchisce tramite costanti ricerche di nuove espressioni diaristiche: pensiamo ai social e ai profili Facebook in continuo aggiornamento. Martina Calvi

GOOD PEOPLE

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Good people è uno spettacolo teatrale scritto da David Lindsay-Abaire – Premio Pulitzer nel 2007 per “Rabbit Hole” – rappresentato per la prima volta in lingua originale nel 2011 negli Stati Uniti, a cui hanno fatto seguito numerosissime repliche. Domenica 10 novembre 2019, presso il teatro “Aldo Rossi” di Borgoricco, la compagnia Teatro approdo di Selvazzano Dentro con la regia di Attilio Gallo, ha riproposto al pubblico la versione in lingua italiana della nota e applaudita commedia americana.

Protagonista una ragazza madre Margaret “Margie” (Elisabetta Pasin) che perde il lavoro (l’ennesimo) a causa dei suoi continui ritardi, legati all’impegno quotidiano e alle cure che dedica alla figlia adulta disabile. Sullo sfondo la realtà sociale di un sobborgo di Boston, che condiziona pesantemente le scelte e la vita della protagonista. “Non sei affidabile” le dice il direttore e amico Stevie, costretto a licenziarla, nel timore di subire egli stesso delle pesanti conseguenze dal proprio superiore. E Margie rimane nuovamente disoccupata.

Così, su suggerimento di un’amica, decide di rivolgersi a Mike (Stefano Poli), il suo vecchio fidanzato del Liceo che è diventato un medico affermato, per chiedergli di aiutarla a trovare un nuovo impiego. Quando si incontrano, dopo molti anni, Margie è disperata, lui la accoglie nel suo studio con modi gentili, da buon vecchio amico, ma alla fine dichiara di non poterla aiutare e a parole la rincuora: “Non ho niente da offrirti, devi avere pazienza, Margie, che prima o poi qualcosa salta fuori”.

Attraverso la loro conversazione, Margie però capisce come lui sia profondamente cambiato, ma soprattutto quanto le sue parole siano frutto di ipocrisia e perbenismo. Il confronto con quell’uomo, così diverso da come lo aveva conosciuto durante la giovinezza, le fa comprendere che la vita non offre a tutti le stesse possibilità.

Chi sono dunque le brave persone? Quelle che sanno essere educate e disponibili a parole, ma poi non si adoperano per aiutare concretamente chi chiede loro aiuto? Oppure coloro che a costo di apparire sfrontati aprono il cuore e si rivolgono con sincerità a chi gli sta di fronte? Sono forse le persone perbene che si sforzano di dichiarare affetto quando realmente non lo provano, così da sentirsi in pace con se stesse e il mondo che le circonda? Quando Mike confida a Margie di avere ancora nel cuore il quartiere popolare in cui entrambi sono cresciuti ma di non avervi più fatto ritorno, lei allora gli dice provocatoriamente: “Tu sei una persona perbene, vero Mike?”.  Allora  viene spontaneo chiedersi: e se la brava persona fosse invece la stessa Margie, con la sua sfrontatezza, le sue imperfezioni, le sue cadute di stile?

Una resa scenica che lascia il tempo di riflettere sulle parole e sui comportamenti dei personaggi, che accompagna lo spettatore a percepire il loro disagio sociale, qualunque sia la classe sociale di appartenenza, ma che alla fine smaschera le ipocrisie di coloro che vogliono dimostrare a tutti i costi, a se stessi e agli altri, di essere delle “brave persone”.

E’ USCITO BELLEZZE VENETE 2020

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Bellezze Venete 2020 è il calendario nato 14 anni fa da un’idea dell’art director padovano Paolo Braghetto per valorizzare le ragazze di tutta la regione. Gli scatti sono dei fotografi padovani Andrea Rigon, Dan Iancu, Nicola Burighel, Nicolò Noventa e del veneziano Mario Bonesi. Le protagoniste, selezionate in numerosi casting, sono non solo fotomodelle e finaliste di concorsi di bellezza, ma studentesse anche laureate, impiegate, bariste, cameriere, commesse, estetiste, parrucchiere, dog-sitter alla prima esperienza che hanno voluto mettersi in gioco con l’ambizione magari di fare strada nel mondo della moda e dello spettacolo. I “mesi” sono le padovane Annalisa, Marica, Regina, Vanessa; le veneziane Aurora, Giorgia, Giulia, Greta, Ilenia, Serena, la rodigina Francesca, la trevigiana Veronica, le vicentine Pamela e Valentina. Tra le novità nelle foto si possono ammirare alcune ragazze intente a praticare i loro sport preferiti o a compiere qualche lavoro. I set sono i noti Clipper 63, Galloway, Gelateria Tutto Gusto, Haz, Paul’s Bar, Zenzero Cafè di Padova e il negozio Ottica LV di Padova, Villa Fracanzani di Mandriola, Cafè Zhivago di Pontemanco, Sotto Le Mura guesthouse di Montagnana; in uno scatto si vedono le opere dell’artista padovano Marco Bellavere e in un altro i prodotti del nuovo brand veneto MyVenice. Grafica totalmente rinnovata e post-produzione a cura del padovano Cosimo Cesareo; backstage a cura del veneziano Mario Bonesi. Bellezze Venete 2020 ha come sempre una finalità benefica: sostiene la padovana D.A.D. Onlus che promuove all’interno della comunità l’inclusione sociale, la socializzazione e l’aggregazione di persone con disabilità, anziani e disoccupati attraverso differenti progetti e attività sportive, ricreative e ludiche. Creando momenti di condivisone, guardando oltre le differenze e sensibilizzando il territorio l’associazione si adopera affinché queste persone non siano emarginate, ma parte integrante della società. Tutte le immagini e curiosità presto disponibili su www.bellezzevenete.com.

“INTANTOCORPO” DI STEFANO REOLON: UN INNO ALLA PLASTICITA’. A SELVAZZANO C’E’ “AMIANTO IL MALE CHE NON SCOMPARE”

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Prosegue fino al 13 settembre, presso la galleria civica Cavour, la personale “Incantocorpo” di Stefano Reolon, promossa dall’assessorato alla cultura del comune, e curata della giornalista Barbara Codogno. Quei “corpi parlanti” di Stefano Reolon stanno avendo un ottimo successo di critica e di pubblico. Sarà perché non sfugge che parlano di noi, in un abbraccio esteticamente forte. Sono in mostra una ventina di tele firmate dal pittore padovano, tutte di grandissime dimensioni, ispirate ai maestri del passato, tra cui Buonarroti, Rubens, Van Dick e, in genere, al mondo barocco e fiammingo. L’artista incanta con questa sua personale che rappresenta corpi nudi esposti allo sguardo dell’osservatore che viene rapito dall’essere umano senza veli, scandagliato nel particolare estetico ed anatomico, attraverso un gioco di rimandi che strizza l’occhio all’arte classica. Ma col vivo desiderio di raccontare l’uomo di oggi, in un “portrait” che ne rappresenti vizi e virtù, paure e limiti. Reolon lo fa con uno stile personalissimo, in continua evoluzione creativa: si mette gli occhiali del docente per soffermarsi sui dettagli delle fisicità rappresentate, da fine conoscitore di storia dell’arte e da ottimo disegnatore, ma si apre alle grandi dimensioni con piena e matura fantasia pittorica d’artista, indagando con abilità scenografica una realtà affascinante, dalle venature antropo-sociali.

(sopra un’opera dell’artista Stefano Reolon)

Disegna le tracce del nostro vivere quotidiano e delle nostre relazioni, deposte nella fisicità, e dunque simboleggiate da questi corpi “umani, troppo umani”. Corpi massicci, espressione di forza e plasticità, che, però, nella tradizione del pensiero filosofico occidentale, costituivano il limite per eccellenza dell’io, quel confine dell’anima, sede della religiosa colpa, destinato a tramutarsi nell’insuperabile vertigine della contingenza e del nulla. Il corpo, per secoli e secoli, è stato relegato a “peccato” e fustigato come cattivo consigliere di un’anima pura, o che tale doveva restare. Eppure, è proprio questo nostro corpo ad essere fonte del desiderio, del sogno e di molta ispirazione poetica, ed è sempre il nostro corpo a comunicare con l’io attraverso un canale sotterraneo ed alquanto misterioso. Ridefinendo, in tal modo, i rapporti di un’interpersonalità postmoderna e complessa, plurima nelle forme: la mostra è da non perdere. L’ingresso è libero. Visitabile con orari: da giovedì e venerdì, dalle 16 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 12, dalle 16 alle 19. Cambiando genere, a Selvazzano Dentro resterà aperta fino al 26 settembre “Amianto il male che non scompare”, una mostra fotografica a sfondo sociale organizzata dall’assessorato alla cultura cittadino, con la fondazione vittime dell’amianto “Bepi Ferro” onlus, “Fotocommunity.it” e “Imagomentis”. L’esposizione ha luogo presso Palazzo Eugenio Maestri, in via Roma 32 . Si tratta di un progetto fotografico realizzato da “Imagomentis”, associazione no profit di fotografi, interessata alla divulgazione di laboratori fotografici sociali. Viene affrontato un tema di particolare drammaticità: pensiamo a quanti sono stati, nella sola Padova, i morti per eternit, gli operai che hanno inalato giornalmente sostanze letali e gli immobili costruiti utilizzando questo materiale tossico. Si tratta di una interessante proposta fotografica raccontata in trentasei scatti d’autore già proposti a Venezia e a Noale, presso l’ospedale civile. Espongono dodici fotografi: Fabrizio Caron, Marcella Della Valle,Virgilio Fidanza, Luca Forno, Giovanna Magri, Simone Mizzotti, Gigi Murru, Eras Perani, Laura Piazzoli, Ciro Prota, Giancarlo Soncin, Davide Volpi (un portfolio di tre fotografie per autore con personali chiavi di lettura). L’esposizione potrà essere visitata tutti i giorni a Palazzo Eugenio Maestri, secondo gli orari di apertura della biblioteca e seguendo tutte le disposizioni di prevenzione e attenzione anti Covid. La mostra è ad ingresso libero: aperta lunedì, martedì, mercoledì e giovedì, dalle 14.30 alle 19; martedì, mercoledì, venerdì e sabato, dalle 9 alle 13. Martina Calvi

CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI DI ATLETICA LEGGERA AL COLBACHINI DAL 28 AL 30 AGOSTO!

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Grande appuntamento con i campionati italiani assoluti di atletica leggera 2020, dal 28 al 30 agosto. Al via l’edizione numero 110 dei Tricolori nel rinnovato stadio Colbachini. La manifestazione sportiva è organizzata da Comune, Assindustria Sport e Fidal. Sarà l’occasione per inaugurare il nuovo stadio Colbachini al grande pubblico e alla platea televisiva sui canali 57 e 58 di Rai sport. La manifestazione godrà infatti di una ampia copertura televisiva anche in diretta streaming su Rai Sport web e su atletica.tv. Tre imperdibili giornate nella vetrina dello stadio Colbachini, totalmente messo a lustro: con otto corsie azzurre, un parcheggio interno, nuove tribune con 4.500 posti a sedere e l’adeguamento di tutti i servizi. E’ questo il nuovo volto dello stadio situato in zona Arcella, inaugurato con il meeting internazionale “Città di Padova” nel duemiladiciotto. Il “restyling” degli impianti è un progetto realizzato da Comune, Provincia e Federazione sportiva con la costruzione di una nuova gradinata sul lato nord-ovest, per una capienza di oltre 1.500 spettatori, con servizi per il pubblico su entrambi i lati, nuovi impianti tecnologici di illuminazione ed audio (quest’ultimo appena completato, così come è in via di ultimazione la nuova tribuna stampa), la sistemazione della tribuna storica esistente, aggiustamenti degli accessi per il pubblico, recinzioni, adeguamento delle aree verdi. La kermesse azzurra di atletica avrà luogo venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 agosto per una rassegna nazionale su pista, giunta all’edizione numero 110. La manifestazione sarà articolata su due prove e varrà per i titoli a squadre: la prima in Veneto e la seconda a Modena il 17-18 ottobre (festa dell’Endurance) con le specialità del mezzofondo dai 1.500 in su e della marcia. Ben trentaquattro i titoli messi in palio nel weekend, più l’elezione dei campioni italiani nelle prove multiple. La prima giornata sarà soprattutto dedicata ai turni di qualificazione e alle multiple, il secondo giorno verranno assegnati altri venti titoli e, nella giornata conclusiva, i restanti quattordici.

(l’ingresso dello Stadio Colbachini)

Queste le gare in programma: uomini (corse piane 100-200-400-800, corse ad ostacoli 110-400; salti: alto-asta-lungo-triplo; lanci: peso, disco, martello, giavellotto; staffette: 4×100, 4×400, prove multiple; decathlon); donne (corse piane 100-200-400-800, corse ad ostacoli 100-400, salti: alto-asta-lungo-triplo; lanci: peso, disco, martello, giavellotto; staffette 4×100, 4×400, prove multiple, eptathlon). Soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori dell’evento. Si ricorda che, per quanto attiene alla presenza del grande pubblico, verranno rispettate con rigore tutte le normative anti Covid e di distanziamento previste dalla situazione di emergenza, nonché le regole in materia di sicurezza. MC


GIROVAGARTE RALLEGRA I QUARTIERI FINO AL 6 SETTEMBRE!

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Prosegue “Girovagarte 2020”, nell’ambito dell’estate Carrarese, con una serie di esibizioni teatrali itineranti, film e concerti che accompagneranno gli spettatori padovani fino al 6 settembre. La rassegna è promossa da assessorato alla cultura comunale con il contributo di Fondazione Cariparo, direzione artistica ed organizzativa di Mat (Mare alto teatro), associazione Play, teatro della Gran Guardia, in collaborazione con le consulte di quartiere, in media partership con Radio Cafè e Stereocittà, main sponsor Aspiag service e concessionaria Despar Nordest.
La rassegna farà tappa una settimana in ciascun quartiere della città: dopo aver sostato in piazza Azzurri d’Italia dall’8 al 12 luglio e in piazzale Cuoco dal 22 al 26 luglio; dal 5 al 9 agosto è sbarcata nel parcheggio del Parco Brentella, dopodiché approderà al parcheggio del parco Iris, dal 19 al 23 agosto; per concludere il “tour” in piazza Barbato, dal 2 al 6 settembre. Bella l’idea delle esibizioni sotto casa, a stretto contatto con il pubblico, dai giovani agli anziani, mischiando la rappresentazione alla socialità e alla voglia di venirsi incontro. Il progetto coinvolge una fitta rete di associazioni culturali e di operatori attivi sul territorio locale, molto attenti alla realtà di Padova. Mercoledì 5 agosto (oggi per chi legge, n.d.r.), alle 21.15 nel parcheggio del parco Brentella (con ingresso dalla strada Pelosa), nel centenario di Franca Valeri, c’è la proiezione della pellicola “Parigi o cara” di Vittorio Caprioli, del 1964, a cura di CUC “Centro Universitario Cinematografico CinemaUno”.

(una scena di “Parigi o cara” con Franca Valeri)

Ignorato da pubblico e critica per molti anni, “Parigi o cara” è oggi considerato un cult movie, per eccellenza. Giovedì 6, sempre alle 21.15, è la volta di “N.O.I.V.E.N.E.T.I. Notoriamente Organizzati Intraprendenti Venditori Esperti Nell’Est Terribilmente Inquinato di “Tam Teatromusica/Tam Bottega d’Arte”. Uno spettacolo per far riflettere sul Nordest e su di noi, con ironia ed intelligenza. In scena, oltre a David Conati, il duo musicale Giordano Bruno Tedeschi e Marco Pasetto, con Gianluca Passarelli che trasformerà in disegni dal vivo le canzoni, le gag, i racconti e le citazioni erudite.
L’Opv (Orchestra di Padova e del Veneto) si esibirà venerdì 7, alle 21.15, con Giacomo Bianchi, Ivan Malaspina, Laura Maniscalco, Davide Dal Paos, violini solisti, su musiche di Antonio Vivaldi (concerto op. 3 n. 10 per quattro violini, archi e b.c.) e Johann Sebastian Bach (concerto Brandeburghese n. 3 Antonio Vivaldi, Concerto op. 8 n. 1 per violino, archi e b.c.), “La Primavera” di Antonio Vivaldi ( Concerto op. 8 n. 2 per violino, archi e b.c.) “L’Estate”. Sabato 8 imperdibile concerto dei “Solisti Veneti”, sempre alle 21.15, diretti da Giuliano Carella nel “Sogno di una notte d’estate”. Evento a pagamento: si consiglia l’acquisto in prevendita presso Gabbia (via Dante, 8 Padova – tel. 049 8751166) o presso l’Ente “I Solisti Veneti” P.le Pontecorvo, 4/a I Solisti Veneti: tel 049 666128. info@solistiveneti.it Si cambia genere, domenica 9, sempre alla stessa ora, con la commedia divertente dalle venature comiche per fare un po’ di sane risate: “Ortaggi all’arrembaggio” della compagnia “Filodirame”. Nel pomeriggio di sabato 8, dalle 16 alle 20, al parco degli Alpini: ecco “Girovagarte junior”, un ricco programma di intrattenimento per i più piccoli realizzato da “Arci” Padova. Ci saranno: laboratori, giochi e spettacoli, dalle 16 il workshop creativo “Crea il tuo taccuino delle emozioni” con l’associazione “Onda creativa”; ma anche il quizzone per tutti con “Open mind drum circle” con Falou Seck, dalle 18. Max Pederzoli con “One man variety” è un varietà surreale che porta in scena numeri di magia, comicità, rumorismo, acrobazia, “beat box”, giocoleria, ipnotismo, canto e tanto altro! Per travolgere il pubblico con tante storie divertenti e leggere, ma di valore. Tutti gli spettacoli, ad eccezione di quelli dove indicato, sono ad ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria. Le prenotazioni devono essere effettuate tramite il sito ufficiale di Girovagarte. Saranno rispettate le normative anti Covid. Si consiglia di arrivare con un margine di anticipo poiché, per una corretta gestione dei flussi di accesso del pubblico all’area spettacoli, la prenotazione verrà ritenuta valida massimo fino alle ore 21. MC

L’ATTORE DARIO CARTURAN AL RISTORANTE “PERCHE’” DI RONCADE

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Cena all’aperto, sotto la volta del ristorante “Perché” di Roncade, in provincia di Treviso, e intrattenimento di cabaret narrativo veneto con il comico Dario Carturan. Appuntamento con un evento che intreccia con eleganza il binomio enogastronomia e cultura: venerdì 7 agosto, alle 20, c’è lo spettacolo “E ridean le stelle” dell’attore padovano di Palugana di Ospedaletto Euganeo. Si potrà stare in compagnia, degustando prelibate pietanze ed assistere alla divertente esibizione teatrale. Un’occasione unica di fare quattro sane risate in allegria e in un bell’ambiente, assaporando pietanze preparate con finezza dallo chef Luca Boldrin. Una cena appositamente dedicata all’estate: si parte con un aperitivo di benvenuto e, a seguire, gnudi di ricotta conditi da pesto di basilico, burrata e pomodorini, scapino di vitello al forno con crema di zucchine e fiori fritti e, per finire in bellezza, non poteva mancare la bavarese alla crema, con frutta fresca e caffè. “E ridevan le stelle” rimanda al “E lucevano le stelle” di verdiana memoria. Lo spettacolo si terrà sotto la volta del “Perché”, un elemento architettonico di acciaio bianco che connota il progetto di Toti Semerano, premiato alla “Triennale” di Milano nel duemilasei.

(in foto l’attore comico Dario Carturan)

Ma cosa succederà la sera del 7 agosto? Dario Carturan le sparerà davvero grosse! Alle stelle non punterà telescopi, ma inanellerà un crescendo di battute e gag, tra ironia e riflessioni taglienti sul vivere quotidiano. L’attore ha uno stile di recitazione a tratti irriverente, ma sempre delicato, rispettoso e profondo. Carturan ha il palcoscenico nel dna, è istintivo nel suo rapporto con gli spettatori, e si è dedicato all’arte drammatica quasi per caso, a cinquant’anni suonati. Nel Padovano è diventato popolare per la sua narrazione dedicata alla civiltà contadina veneta e a tutto un mondo dimenticato troppo in fretta, comprese abitudini di una volta ed antichi mestieri. Il comico capisce la sua vocazione attoriale perché la gente si diverte ad ascoltare le sue storie, i suoi personaggi, le sue dirompenti escursioni verbali nelle tradizioni della nostra terra. Appassiona, così, il pubblico impiegando tecniche performative personalissime, a tratti provocatorie, ma con improvvisi slanci romantici. Partecipare alla serata costa 30 euro, tutto compreso; capienza massima cinquantacinque posti. L’evento si svolge all’aperto, ma nel rispetto delle norme anti Covid: gli ospiti saranno pregati di igienizzare le mani prima di entrare e di uscire dal ristorante; i posti a sedere sono organizzati sulla base del distanziamento fisico di almeno un metro dagli altri ospiti (ad eccezione dei conviventi); si chiederà di indossare la mascherina quando non si è seduti al tavolo e di igienizzare le mani prima e dopo aver utilizzato i bagni. Il ristorante “Perché” si trova in via Mezza Brusca 2, lungo la strada Trevisomare, a Roncade. Info e prenotazioni: tel 0422849015. Info@ristoranteperche.com www.ristoranteperche.com Martina Calvi

NOTTE DI SAN LORENZO ALLA CANTINA REASSI CON PROTOCOLLO COVID FREE

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E’ una tradizione veneta che la notte di San Lorenzo, per guardare le stelle cadenti, i padovani si ritrovino sui colli Euganei a mangiare e a chiacchierare in buona compagnia e a conoscere nuovi amici. Quest’anno, a causa delle situazione ancora di emergenza e delle restrizioni per le normative sanitarie, è certamente stato più difficile organizzare eventi ludici e di enogastronomia e, di fatto, si è trattato di situazioni di portata più ridotta rispetto agli anni passati. Quando la zona colli pullulava di iniziative enogastronomiche e di appuntamenti appositamente pensati per rendere piacevole la serata del magico 10 agosto. Hanno comunque fatto fronte all’emergenza alcune cantine dei colli Euganei che si sono organizzate anche per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Tra queste la cantina “Reassi” a Rovolon, in provincia di Padova, dove il 10 agosto, alle 20, avrà comunque luogo il consueto appuntamento per brindare alle stelle cadenti in un contesto naturale a cielo aperto con il proprietario, Diego, e la sua famiglia. Il tutto avverrà nel pieno rispetto della normativa anti Covid poiché è stato, a tale proposito, stilato un protocollo Covid free consultabile al link https://www.soluzionieventi.it/news/le-regole-per-un_esperienza-di-gusto-in-completa-sicurezza.htm . La tradizione culinaria padovana sarà degnamente onorata per festeggiare, come si deve, la notte di San Lorenzo con questa speciale occasione che rientra nella rassegna “Notti di San Lorenzo in cantina nei colli Euganei”, promossa dalla Strada del vino dei colli Euganei con il consorzio vini dei colli Euganei. Il menu è curato dalla trattoria “Sgussa” di Faedo ed è molto elaborato perché prevede: la degustazione di un aperitivo al tramonto, una cena al chiaro di luna circondati dai filari dell’azienda agricola in una delicata atmosfera di campagna, unita ad un momento di relax tra le vigne sotto il cielo stellato.

(un’immagine della cantina “Reassi”)

Un menu di cui invitiamo a prendere visione direttamente dagli organizzatori per quanto attiene a prezzi e a modalità partecipative, nonché prenotazione obbligatoria su posti limitati. Sarà proposto un menu in tre versioni: normale, vegano e “gluten free”. Riteniamo di particolare interesse la versione vegana e “gluten free”, molto al passo coi tempi, dato il gusto della gente ed il diffondersi sempre più crescente di allergie e di problemi alimentari (per il menu completo e i prezzi, al fine di evitare forme pubblicitarie che esulano da obiettivi informativi: si prega di contattare direttamente la cantina “Reassi”). Ecco il menù “gluten free” per gli intolleranti al glutine che oggigiorno sono sempre di più e che potranno partecipare alla serata e visionare prima i cibi a loro proposti: uno sformatino d’estate su letto di fonduta di padano, una crespella di zafferano al cuor di ricotta, dei fiori di zucca e mandorle, un arrosto di maialino sull’orto e, a seguire, la biscotteria al riso di “Sgussa”. Il menu vegetariano è dedicato a tutti coloro che aderiscono ad una vera filosofia di pensiero e di vita che è diventata un “must” e consiste in: uno sformatino d’estate su letto di fonduta di padano, con crespella di zafferano al cuor di ricotta, fiori di zucca e mandorle, seguita da una degustazione di formaggi e dessert con biscotteria della casa alla camomilla, alla lavanda e al riso. Il tutto sarà, ovviamente, bagnato da ottimi vini. In caso di particolari intolleranze, allergie o preferenze nel cibo, gli ospiti possono contattare gli organizzatori. In caso di maltempo l’evento verrà rinviato alla prima data utile, previa comunicazione agli iscritti. L’azienda agricola Reassi è in via Manzoni, 9 a Rovolon. Info:3713488702- whatsapp: 3713488702. eventi@soluzioneeventi.it MC

AL PARCO FRASSANELLE: FESTA DELL’ACQUA IL 15 E IL 16 AGOSTO E NOTTE DI FERRAGOSTO CON MUSICA LIVE E STREET FOOD!

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Cosa fare nei giorni di ferragosto per chi resta in città? Uno dei dilemmi di tanti padovani anche in tempo di Covid. In uno dei parchi privati più esclusivi del Veneto, esteso per centoventi ettari, tra itinerari naturalistici affascinanti e romantici, grotte, colline, campi da golf, il noto sentiero di bambù e il tempietto neoclassico, si potrà trascorrere un 15 e un 16 agosto davvero insoliti. Parliamo del parco Frassanelle di Rovolon, in provincia di Padova. In questo bel giardino romantico d’altri tempi, progettato da Alberto Papafava, avrà luogo la “Notte di Ferragosto con musica live e street food gourmet”, nell’ambito della più ampia due giorni denominata “Festa dell’acqua”, che si svolge il 15 e il 16. Durante la “Festa dell’acqua” sarà possibile ammirare (sabato 15, dalle 10 alle 23.30, e domenica 16, dalle 9 alle 20): giochi con l’acqua e giochi tradizionali all’aperto, con laboratori gratuiti promossi dall’associazione culturale “Buona idea”, workshop ad ingresso libero con bolle di sapone giganti con Crispy Claun, laboratori vibrazionali per bambini e ragazzi ad offerta libera,con campane tibetane, gong e acqua a cura di “Gong vibrazioni”. Ci sarà inoltre l’ esposizione di opere di Anna Battaglia, con dimostrazioni di tecnica e lavorazione da parte dell’artista. Il laboratorio “Tie-Dye” è adatto ai bambini E si svolge sabato 15 in tre turni (dalle 10 alle 11, dalle 11 alle 12, dalle 14 alle 15), per la serie impariamo a tingere una t-shirt con i colori dell’arcobaleno! E’ possibile portare la propria maglietta da casa e farla dipingere (costo 4 euro), oppure acquistarne una sul posto (costo 7 euro). La prenotazione è richiesta a info@frassanelle.it, indicando: turno, numero ed età del partecipante, taglia della t-shirt, qualora si desideri acquistarla. E’ dovuta puntualità per presentarsi qualche minuto prima del proprio turno. Poiché nel workshop vengono utilizzati colori diluiti, per i bambini è opportuno portare indumenti di ricambio. Molto divertente anche il laboratorio, gratuito fino ad esaurimento posti, “Bolle di sapone” (sono previsti tre turni con massimo 15 partecipanti ciascuno, dalle 11.30 alle 12.30, dalle 15.30 alle 16.30 e dalle 17 alle 18).

(il parco Frassanelle)

La notte di ferragosto ci sarà un evento speciale con musica live e “street food gourmet”, su prenotazione obbligatoria con posti limitati (info@frassanelle.it/consultazione sito ufficiale del parco Frassanelle/whatsapp 335 1274149 / 335 1274151). La serata si articola in questo modo: dalle 21 alle 23 è possibile, soltanto per adulti e su prenotazione obbligatoria, fare la magica esperienza dei bagni di Gong sotto le stelle a cura di “Gong vibrazioni”, per favorire la meditazione (il costo è di 15 euro, compreso l’ingresso al parco; per chi prenota sia il gong serale di sabato, sia la canoa sciamanica di domenica 16 mattina, il prezzo è di 25 euro). Fino alle 23 è possibile fare una visita serale alle grotte che sono uno dei gioielli del parco, grazie alla loro atmosfera misteriosa ed incantata (ingresso parco adulti costo 6 euro, ingresso parco bambini, dai 6 ai 13 anni, euro 3; ingresso al parco più visita alle grotte: costo 10 euro per gli adulti, 6 euro per bambini, dai 6 ai 13 anni). Nel parco sono stati allestiti dei punti di ristoro e sarà possibile assaggiare dello “street food” rigorosamente “gourmet”: ci sarà modo di soddisfare tutti i palati con “brambù”, hamburger “gourmet”, il “nautilis fish and wine”, con fritture di pesce, più un angolo bacaro, nonché i prodotti dell’azienda agricola “Valle Madonnina” con affettati, formaggi a km 0, caffetteria, dolci fatti in casa, composte e marmellate di “La casa sulla Collina”, vini dei colli Euganei, birre e bevande di tutti i tipi, più gli immancabili gelati artigianali. Per allietare la serata sarà inoltre proposta della musica live per tutta la notte. Si ricorda che questo evento è realizzato nel rispetto delle normative anti Covid. I partecipanti sono invitati a prenotare in anticipo. Per qualsiasi cambiamento nel programma dovuto a maltempo od imprevisti, gli organizzatori informeranno gli iscritti. Per visitare il parco di sera, dunque anche per prendere parte all’evento di ferragosto e per raggiungere le grotte, è necessario dotarsi di una torcia elettrica, per i bagni di Gong va portato un materassino, una felpa, una bottiglietta d’acqua e un medicamento contro le punture di insetti. Nell’ambito della “Festa dell’acqua”, appuntamento domenica 16 con il risveglio con la canoa sciamanica di “Gong vibrazioni”, dalle 9 alle 10.30, ascoltando il ritmo dei tamburi (su prenotazione e per adulti; costo euro 15, per chi prenota sia il gong serale di sabato, sia la canoa sciamanica di domenica mattina, il prezzo è di 25 euro, comprensivo di ingresso al parco per le due giornate). Tra le iniziative proposte, un laboratorio di decorazione su legno, adatto ai bambini, per creare un “decoupage” in due turni e su prenotazione (dalle 11 alle 12, dalle 14 alle 15 del 16), dal costo di 5 euro. MC

“ULTIMA PERFEZIONE” DI QUAYOLA SI APRE IL 18 SETTEMBRE CON “FESTIVALFILOSOFIA”!

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Si apre venerdì 18 settembre “Ultima perfezione”, personale dell’artista Quayola, organizzata e prodotta daFondazione Modena arti visive” in collaborazione con la galleria “Marignana arte” di Venezia, a cura di Daniele De Luigi. L’esposizione si terrà nelle sale superiori della Fondazione, a Palazzo Santa Margherita a Modena in Corso Canalgrande 103, visitabile fino al 10 gennaio. Davide Quagliola, nome d’arte Quayola, è un trentottenne “digital artist” romano, famoso in tutto il mondo per i suoi paradigmi scultorei giocati su un linguaggio speculativo. La vernice della mostra avverrà in occasione del “Festivalfilosofia dedicato quest’anno al tema “Macchine” (dal 18 al 20 settembre). “Ultima perfezione” è la prima personale dell’artista in un’istituzione italiana ed è il risultato della partecipazione della Fondazione emiliana al premio “Level 0” duemiladiciannove di “Art Verona”, cui hanno preso parte tredici tra i principali musei ed istituzioni d’arte contemporanea nel nostro paese.

(Quayola, videoinstallazione a due canali)

Quayola si confronta con la tradizione artistica occidentale e la ripensa in modo personalissimo. Il suo è un approccio originale che conduce ad opere realizzate mediante supporti tecnologici molto interessanti. Sono in mostra stampe e sculture prodotte con diversi materiali, video, performance audiovisive ed installazioni immersive, spesso dedicate a siti architettonici storicamente significativi. La personale ruota attorno all’idea di perfezione e al suo significato nella storia dell’arte occidentale, a partire dal Vasari. Quayola ripercorre capolavori classici, moderni e barocchi, applicandovi algoritmi innovativi. Si potranno ammirare una video-installazione e quattro serie di lavori, due delle quali prodotte per l’occasione: una sequenza di sculture e un ciclo di opere su carta, di cui alcune entreranno a fare parte delle collezioni del disegno gestite da “Fondazione Modena arti visive”. L’artista ha esposto in tutto il mondo, ad esempio all’“Hermitage museum” a San Pietroburgo, al “V&A museum” di Londra, al “Park avenue armory” di New York, al “Bozar” , al “National art center”. È stato ospitato in alcuni tra i principali festival internazionali, tra i quali “Elektra festival” di Montreal, “Sonar festival”, “Sundance film festival”. L’artista ha inoltre collaborato a progetti musicali lavorando con compositori ed orchestre di fama internazionale. La mostra è visitabile con i seguenti orari: mercoledì, giovedì e venerdì: 11-13 / 16-19; sabato, domenica e festivi: 11-19, 25 dicembre 2020 e 1 gennaio 2021: 16-19. Durante il “Festivalfilosofia” la personale è visitabile con i seguenti orari: venerdì 18 settembre: 9-23, sabato 19 settembre: 9-23, domenica 20 settembre: 9-21. Nelle giornate del “Festivalfilosofia” tutte le mostre saranno a ingresso libero, come ogni mercoledì e la prima domenica del mese. Il biglietto è acquistabile online su Vivaticket. Per il ticket unico “Quayola. Ultima perfezione” più “Mario Cresci. La luce, la traccia, la forma”costo: intero € 6 e ridotto € 4, online su Vivaticket. Info: +39 059 2032919 (in orario di mostra) www.fmav.org Martina Calvi

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